LA MARCIA DEL SILENZIO

Non qui, Non ora,
Ti prego non ancora
Non Essere, Non fare,
Ma Soprattutto non pensare
Al Freddo, che Ingoia,
Di notte ci consola
La Luce, Feroce,
Ci toglierà la pace ancora

Col buio ho dipinto i muri per poterli superare
Ho osservato la mia ombra penetrare penetrare
Nel silenzio la paura che qualcuno ci bisbigli all'orecchio
"Se torno pagherete tutto"

La solitudine ci divorerà, con un inquieto stridore di ossa
pensieri che trafiggono, l'arte come narcotico,
come un sussurro d'angelo
i grandi gesti sono spesso frutto della vanità

Non qui, non ora,
Ascoltami o Signora
Non prendere, non dare.
Ricordati di respirare
Il freddo, la gola,
fa soffocare ancora
Ferite, nel sole,
Che tornano a sanguinare

Che pena per quell'uomo crocifisso per sbaglio, crocifisso
per niente, rinegato dalla gente
Mentre si dispone al pianto il cielo ancora si addolora
incurante degli sguardi di chi gli occhi al cielo alza ancora

E se dovrò soffrire
Qualcuno soffrirà con Me